Rosario Castello - Articolo "Risvegli" 2: I Dirigenti, nel Mondo, per una Nuova Era (2014)
Paradesha Books 1
ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 0,3 MB | 44 pagine
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Descrizione Collana
Il Centro Paradesha, nasce quale riflesso dell’esperienza del fondatore Rosario Castello sotto forma di associazione negli anni ’90, e raccoglie attorno alla visione sostenuta, amici, conoscenti, ricercatori incontrati ritenuti idonei per il percorso sperimentale progettato.
Il Centro Paradesha sperimenterà un percorso informativo-formativo, mediante i propri associati, promuovendo, diffondendo e facendo conoscere gli aspetti meno materiali del corpo, del mondo, del cosmo e dell’esistenza tutta, per far accedere più velocemente alla dimensione del risveglio della coscienza. Il Centro Paradesha raggiunto l’apice della maturità della sperimentazione si ritirerà (nell’anno 2002) dalla forma organizzata di associazione, liberando i membri dall’impegno partecipativo assunto.
Il Centro Paradesha si risveglia il 15 luglio 2011, per il Guru Purnima, senza alcuna forma organizzativa, puntando sul libero incontro ideale.
L’intento di questa associazione è quello di offrire linee di pensiero che favoriscono, ispirandoli, quanti in esse si riconoscono aderendo idealmente e non formalmente. Si vogliono offrire spunti di riflessione ispirativi in grado di mettere in moto il potenziale creativo del ricercatore «pronto» a fare i giusti passi.
Non si vuole, invece, provocare incontri di natura puramente «razionali discorsivi» perché tendono a mantenere l'individuo in uno stato di irrequietezza e conflittualità, lontano dalla via del ritorno all'Unità. Si vuole altresì stimolare l’individuo alla ricerca dell’Essere (la propria reale Identità) per raggiungere lo stato di Compiutezza.
La «Verità» una volta trovata va meditata, assimilata e vissuta perché non può avere altro scopo.
Il Centro Paradesha rifugge e mette in guardia da qualsiasi forma di settarismo, razzismo, distinzione, contrapposizione, autoaffermazione.
Il Centro Paradesha tende ad offrire quanto può concorrere a far dissipare le illusioni e favorire lo svelamento della Verità-Realtà.
Il Centro Paradesha sperimenterà un percorso informativo-formativo, mediante i propri associati, promuovendo, diffondendo e facendo conoscere gli aspetti meno materiali del corpo, del mondo, del cosmo e dell’esistenza tutta, per far accedere più velocemente alla dimensione del risveglio della coscienza. Il Centro Paradesha raggiunto l’apice della maturità della sperimentazione si ritirerà (nell’anno 2002) dalla forma organizzata di associazione, liberando i membri dall’impegno partecipativo assunto.
Il Centro Paradesha si risveglia il 15 luglio 2011, per il Guru Purnima, senza alcuna forma organizzativa, puntando sul libero incontro ideale.
L’intento di questa associazione è quello di offrire linee di pensiero che favoriscono, ispirandoli, quanti in esse si riconoscono aderendo idealmente e non formalmente. Si vogliono offrire spunti di riflessione ispirativi in grado di mettere in moto il potenziale creativo del ricercatore «pronto» a fare i giusti passi.
Non si vuole, invece, provocare incontri di natura puramente «razionali discorsivi» perché tendono a mantenere l'individuo in uno stato di irrequietezza e conflittualità, lontano dalla via del ritorno all'Unità. Si vuole altresì stimolare l’individuo alla ricerca dell’Essere (la propria reale Identità) per raggiungere lo stato di Compiutezza.
La «Verità» una volta trovata va meditata, assimilata e vissuta perché non può avere altro scopo.
Il Centro Paradesha rifugge e mette in guardia da qualsiasi forma di settarismo, razzismo, distinzione, contrapposizione, autoaffermazione.
Il Centro Paradesha tende ad offrire quanto può concorrere a far dissipare le illusioni e favorire lo svelamento della Verità-Realtà.
Contenuto/Trama
Questi ulteriori Lavori offerti nella forma di ARTICOLO “Risvegli” si aggiungono, a tutti gli altri Lavori, per essere utili compendi per chi avesse deciso di affrontare seriamente un percorso di ricerca per confluire, infine, in un “sentiero realizzativo”.
Il mondo ha bisogno di avviare una riforma profonda della società umana per gettare le fondamenta per l’era di una Nuova Umanità. Per far questo occorre tuttavia promuovere una Visione Spirituale dell’Esistenza e far intravedere la necessità di retti, equi e armoniosi rapporti umani. Questa Visione dovrebbe soppiantare l’alienazione e la frammentazione dell’Esistenza imposta dal Vecchio Ordine materialista ed egocentrista, per restituire un “Modello di Realtà” nel quale l’Universo stesso manifesti un tipo di Coscienza, di cui quella umana è espressione. Si tratta di una Visione che illuminerebbe la comprensione della Vita di tutti i giorni: relazioni con Noi stessi, con gli Altri, con il Mondo, con il Tutto.
Tutti coloro che “dirigono” gli altri, al loro grado e livello, debbono sentirsi investiti di questa responsabilità. Si deve avere il coraggio di guardare ai disastri che “l’irresponsabilità” della classe dirigente ha causato in tutti gli ambiti umani in cui ha esercitato con prepotenza, cupidigia, ignoranza e insensibilità il proprio mandato, accecata dalle lusinghe, dai fasti del ruolo ma ignorandone obblighi e ripercussioni.
Questo articolo vuole fissare i cardini, attraverso i quali i dirigenti di una nuova era, debbono formarsi.
Il mondo ha bisogno di avviare una riforma profonda della società umana per gettare le fondamenta per l’era di una Nuova Umanità. Per far questo occorre tuttavia promuovere una Visione Spirituale dell’Esistenza e far intravedere la necessità di retti, equi e armoniosi rapporti umani. Questa Visione dovrebbe soppiantare l’alienazione e la frammentazione dell’Esistenza imposta dal Vecchio Ordine materialista ed egocentrista, per restituire un “Modello di Realtà” nel quale l’Universo stesso manifesti un tipo di Coscienza, di cui quella umana è espressione. Si tratta di una Visione che illuminerebbe la comprensione della Vita di tutti i giorni: relazioni con Noi stessi, con gli Altri, con il Mondo, con il Tutto.
Tutti coloro che “dirigono” gli altri, al loro grado e livello, debbono sentirsi investiti di questa responsabilità. Si deve avere il coraggio di guardare ai disastri che “l’irresponsabilità” della classe dirigente ha causato in tutti gli ambiti umani in cui ha esercitato con prepotenza, cupidigia, ignoranza e insensibilità il proprio mandato, accecata dalle lusinghe, dai fasti del ruolo ma ignorandone obblighi e ripercussioni.
Questo articolo vuole fissare i cardini, attraverso i quali i dirigenti di una nuova era, debbono formarsi.
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