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venerdì 31 agosto 2018

La fabbrica delle conoscenze (2016)

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La fabbrica delle conoscenze (2016) | A cura di Manuela Raitano, Orazio Carpenzano | Scienze e Ricerche 23SA | ISBN N.A. | Italiano | PDF HQ | 13,9 MB | 72 pagine
Scienze e Ricerche è una rivista quindicinale.
Gli interventi e i contributi pubblicati sulla rivista sono disponibili anche online in modalità open access, cioè a libera lettura, a meno che l’autore non ritenga di inibire tale possibilità.
Scienze e Ricerche ospita due tipologie di contributi:
- interventi, analisi, recensioni, comunicazioni e  in genere articoli di divulgazione scientifica (sia in italiano che accompagnati eventualmente dalla traduzione in inglese o in altre lingue).
- ricerche e articoli scientifici (in italiano, in inglese o in altre lingue). Gli articoli scientifici seguono le regole della peer review.

La fabbrica delle conoscenze (2016)
A cura di Manuela Raitano, Orazio Carpenzano
Scienze e Ricerche 23SA

ISBN N.A. | Italiano | PDF HQ | 13,9 MB | 72 pagine

Percorsi dello sguardo (2016)

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Percorsi dello sguardo (2016) | A cura di Ornella Castiglione | Scienze e Ricerche 23SB | ISBN N.A. | Italiano | PDF HQ | 27,9 MB | 110 pagine
Scienze e Ricerche è una rivista quindicinale.
Gli interventi e i contributi pubblicati sulla rivista sono disponibili anche online in modalità open access, cioè a libera lettura, a meno che l’autore non ritenga di inibire tale possibilità.
Scienze e Ricerche ospita due tipologie di contributi:
- interventi, analisi, recensioni, comunicazioni e  in genere articoli di divulgazione scientifica (sia in italiano che accompagnati eventualmente dalla traduzione in inglese o in altre lingue).
- ricerche e articoli scientifici (in italiano, in inglese o in altre lingue). Gli articoli scientifici seguono le regole della peer review.

Percorsi dello sguardo (2016)
A cura di Ornella Castiglione
Scienze e Ricerche 23SB

ISBN N.A. | Italiano | PDF HQ | 27,9 MB | 110 pagine

lunedì 9 ottobre 2017

Atlante dei materiali (2006)

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Manfred Hegger, Matthias Fuchs, Thorsten Rosenkranz, Volker Auch-Schwelk - Atlante dei materiali (2006) | (Titolo originale: Baustoff atlas) | Grande Atlante di Architettura 19 | ISBN 978-88-598-0041-5 | Italiano | PDF HQ | 66,2 MB | 287 pagine | ISBN's 9788859800415 | 88-598-0041-2 | 8859800412
I volumi del Grande Atlante di Architettura costituiscono, nel loro insieme, una completa guida alla progettazione. Gli argomenti sono trattati sotto ogni punto di vista: cenni storici, approfonditi elementi tecnici, esempi di realizzazioni, normativa. Inoltre, i numerosissimi particolari costruttivi, disegnati in scala e immediatamente utilizzabili dai progettisti, fanno di quest'opera una guida sicura e preziosa per la pratica professionale e per la progettazione.
Il Grande Atlante di Architettura si presenta come una completa enciclopedia delle costruzioni.
L'impostazione dell'opera è quella classica dei volumi Detail- UTET Scienze Tecniche. Il testo fornisce informazioni complete sui materiali per l'edilizia descrivendone l'origine, i processi produttivi, le forme commerciali e le possibilità  applicative, gli effetti del loro utilizzo sull'ambiente e sulla salute, durata e possibilità  di riciclaggio, consentendo all'architetto di comprendere al meglio le proprietà  e le possibilità  di impiego . Oltre ad elementi di fisico-tecnica utili per la progettazione, il testo contiene numerose informazioni pratiche che possono essere immediatamente utilizzate nell'attività  professionale quotidiana, esempi di progetti con dettagli costruttivi e disegni in scala, un apparato di immagini e illustrazioni di grande qualità . Sommario Materiali e architettura Caratteristiche dei materiali (pietra, argilla ceramica, minerali, bituminosi, legno, metalli, vetro, plastica, bilanciamento ecologico) Applicazioni dei materiali edilizi (involucro, coibentazioni e impermeabilizzazioni, installazioni, muri, soffitti, pavimenti, etc.) Casi di studio in dettaglio: 25 esempi di progetti attuali Appendice, Glossari, Norme, Bibliografi a, Iconografia.

Manfred Hegger, Matthias Fuchs, Thorsten Rosenkranz, Volker Auch-Schwelk - Atlante dei materiali (2006)
(Titolo originale: Baustoff atlas)
Grande Atlante di Architettura 19

ISBN 978-88-598-0041-5 | Italiano | PDF HQ | 66,2 MB | 287 pagine

sabato 7 ottobre 2017

Come e perchè gli strumenti automatici di analisi garantiscono un software di qualità (2015)

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Come e perchè gli strumenti automatici di analisi garantiscono un software di qualità (2015) | ICT4 White Papers | ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 1,81 MB | 10 pagine
Collana di white-papers e piccole guide che aiutano a tenere il passo con tutte le nuove tecnologie riguardanti il legame tra business e tecnologia.
Nella programmazione gli SCA sono strumenti di verifica automatica che aumentano l’efficienza dello sviluppo, contribuendo a garantire l’invulnerabilità del software. In questo documento tutto quel che c'è da sapere sugli SCA sintattici e semantici, con una survey a corredo sugli approcci delle aziende italiane rispetto al software di qualità.

Il time to market dello sviluppo sta diventando un processo chiave del business. Nel ciclo di vita del software (Software Lifecycle Management), i Software Code Analyzer (SCA) consentono di automatizzare e di velocizzare a vari livelli la diagnostica in fase di codifica, test, gestione delle patch, inclusi gli aggiornamenti.

Anticipare l’uso di uno SCA nel SLM, dunque, consente di snellire i processi, abbattere i costi di debugging e ottenere software più sicuri, funzionali, utilizzabili, disponibili, efficienti, manutenibili e portabili.

In questo documento, realizzato da ICT4Executive in collaborazione con Julia, tutto quel che c'è da sapere sugli SCA e su come funzionano, attraverso un format infografico che aiuta a velocizzare la lettura, il tutto completato da una survey sul software di qualità in Italia. Leggendolo, potrete capire:

- quali sono i nuovi trend della programmazione in termini funzionali, tecnici e operativi rispetto all'evoluzione della domanda;
- cosa sono gli strumenti di analisi del software e perché sono fondamentali al time to market della programmazione;
- quali sono le differenze tra gli SCA statici e gli SCA semantici;
- dove vanno usati gli SCA rispetto alla value chain del software;
-  come calcolare il ROI degli SCA;
- qual è il livello dello sviluppo in Italia, quali gli approcci e quali i feed back rispetto al tema del software di qualità.

È statisticamente dimostrato che gli SCA non solo aumentano l’efficienza del processo di programmazione e la gratificazione degli utilizzatori ma, riducendo quasi a zero gli errori su cui gli hacker partono per costruire le loro minacce, contribuiscono anche a garantire l’invulnerabilità del software e quindi la reputazione dell’azienda che rilascia la soluzione.

Come e perchè gli strumenti automatici di analisi garantiscono un software di qualità (2015)
ICT4 White Papers

ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 1,81 MB | 10 pagine

domenica 5 marzo 2017

Idee per la ricerca sociale in campo ambientale ed energetico (2014)

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Idee per la ricerca sociale in campo ambientale ed energetico (2014) | A cura di Gaetano Borrelli, Rosa Franzese | ENEA Books 229 | ISBN 978-88-8286-207-4 | Italiano | TRUE PDF | 2,73 MB | 207 pagine | ISBN's 9788882862074 | 88-8286-207-0 | 8882862070
Collana si speciali monografici su tematiche tecnico-scientifiche di attualità o strategiche ad opera di ENEA.
Il volume è una antologia di testi pubblicati in altre occasioni: perché ripubblicarli allora? Semplicemente per inserirli in un contesto: quello della ricerca sociale sui temi energetici e ambientali. Questo libro è stato pensato per gli studenti dei corsi di Scienze politiche, Economia, Sociologia, Scienze della comunicazione, con l’intento di fornire a questi «non specialisti» strumenti per affrontare i temi ambientali e energetici e per «saperne di più». Per offrire questa panoramica sono stati coinvolti nella scrittura Autori provenienti da diverse esperienze e con differenti specializzazioni, ma tutti impegnati sui temi della sostenibilità ambientale.

L’introduzione descrive con maggiori argomentazioni le motivazioni cercando di definire per il lettore, sia esso esperto o «laico», alcuni concetti che fanno parte del patrimonio di studi sull’ambiente, come il rischio, la prevenzione, le politiche attive e la sostenibilità.

Il Capitolo 1, affronta invece un tema molto sentito: come la legislazione di settore ha inglobato le tematiche ambientali. Per questa ragione in tutti i paesi industrializzati, dagli anni ‘70 ad oggi, si è cercato di limitare l’improvvisazione decisionale attraverso strumenti legislativi e normativi, creando le cosiddette metodologie di valutazione.  Tuttavia, con l’aumentare della complessità strumenti come la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) e i suoi derivati legislativi, si vanno sempre più rivelando inadeguati per una corretta valutazione degli impatti delle decisioni, come è bene evidenziato nello scritto di Mario Cirillo.

Il fatto è, come viene detto nel Capitolo 2, che una disattenzione alimentata da una eccessiva fiducia nella capacità della tecnologia di risolvere i problemi, definibile come ottimismo tecnologico, e dall’uso illimitato delle risorse, ha trascurato nella progettazione gli effetti di lungo periodo sull’ambiente fisico, effetti che si trovano mal rappresentati nel consueto calcolo costi e benefici, come si cercherà di evidenziare nel capitolo curato da Maria Gaeta, Marco Rao, Bruno Baldissara e Umberto Ciorba.

Questa carenza di progettazione ha portato all’esaurimento o al degrado di alcune risorse, tra cui lo spazio urbano, in parte oggetto del Capitolo 3 curato da Silvia Brini, all’esasperazione di diseconomie e al susseguirsi di eventi catastrofici di natura ecologica che necessitano di soluzioni emergenziali, spesso destinate a produrre ulteriori emergenze.

Una strategia basata sulla improvvisazione e non sulla programmazione, d’altra parte, mal si addice a un territorio come quello italiano che, all’interno del Mediterraneo, è considerato come una delle zone a maggior rischio di catastrofe naturale per la presenza di faglie, vulcani, territori montani e aree alluvionali. A ciò bisogna aggiungere la cattiva gestione del territorio, questione ormai annosa, che consente a parità di magnitudo di un terremoto in Italia e in Giappone, di provocare tremila morti in Italia e cinque feriti in Giappone come spieghato da Francesca Cubeddu nel Capitolo 4.

Un altro aspetto che si connette a quelli precedentemente elencati è che il degrado e la distruzione dell’ambiente fisico costituiscono una rilevante contraddizione della società postindustriale che, liberata in gran parte dal lavoro manuale, vorrebbe poter sviluppare e coltivare bisogni post-materiali, in linea con le considerazioni svolte nel Capitolo 5 da Bruna Felici e Antonio Ranieri..

Tema questo che interessa anche l’industria che, anche per la necessità di trovare nuovi mercati, sente il bisogno di un passaggio dal principio della precauzione a quello della prevenzione. Questo passaggio ha implicazioni sulla scelta di una politica che preferisce programmare piuttosto che improvvisare, problema che ormai si sono posti anche grandi imprese come mostrato da Teresa Dina Valentini nel Capitolo 6.

Un altro aspetto che si vuole trattare è rappresentato dalla cosiddetta «implementazione», ovvero l’applicazione al «reale» della progettualità nel campo delle politiche e dell’analisi politica, come illustrato nel Capitolo 7 da  Alessandro Caramis e Vincenza Di Malta.. Dalla prospettiva del reale emerge subito una distinzione importante tra «decisione» e sua «applicazione pratica» (ad es. tra standard normativi definiti da decisioni politiche e loro applicazione).

Questo passaggio non è neutro perché comprende uno spostamento di attenzione da modelli di espansione a modelli centrati sul recupero e la conservazione, da piani calati dall’alto ad una progettazione più flessibile e partecipata. Allo stesso tempo comporta una uscita dal modello riduzionista, classico della improvvisazione, e l’adozione di un approccio che meglio risponda alle esigenze di una progettazione ecologica, come delineato da Paola Carrabba nel Capitolo 8.

Le conclusioni di Rosa Franzese, infine, hanno un duplice scopo. Il primo è quello classico delle conclusioni di un testo, in questo caso con la difficoltà di commentare diversi contributi. Il secondo scopo riguarda invece la necessità di predisporre una strategia d’intervento integrata, definendo obiettivi intermedi e strumenti di monitoraggio e controllo dell’efficacia degli interventi messi in atto e questa strategia non può essere basata sulla improvvisazione ma deve trovare una sponda credibile affidando alla Pubblica Amministrazione un ruolo importante nel processo di valutazione.

Idee per la ricerca sociale in campo ambientale ed energetico (2014)
A cura di Gaetano Borrelli, Rosa Franzese
ENEA Books 229

ISBN 978-88-8286-207-4 | Italiano | TRUE PDF | 2,73 MB | 207 pagine

Dossier Unità Tecnica Tecnologie Saluggia (2014)

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Dossier Unità Tecnica Tecnologie Saluggia: Infrastrutture sperimentali (2014) | ENEA Books 228 | ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 2,14 MB | 12 pagine
Collana si speciali monografici su tematiche tecnico-scientifiche di attualità o strategiche ad opera di ENEA.
L’Unità Tecnica Tecnologie Saluggia svolge attività di ricerca e sviluppo su tematiche energetiche, ambientali e sulle relative tecnologie. Questi ambiti di intervento coniugano le competenze scientifiche interdisciplinaridei ricercatori e le caratteristiche delle infrastrutture di ricerca sperimentale e gli impianti di cui l’Unità dispone, descritti in questo dossier.

Nel settore della produzione di energia, l’Unità svolge attività di studio sullo sviluppo di sistemi energetici, con particolare riferimento ai sistemi a combustione alimentati a biomassa, all’analisi delle filiere legno-energia, ma anche alla pianificazione energetica. Le attività sperimentali sono finalizzate ad analizzare la sostenibilità energetica, economica ed ambientale di processi e impianti di combustione alimentati a biomassa, mediante la caratterizzazione del combustibile solido e la determinazione del rendimento energetico e delle emissioni. L’Unità effettua, inoltre, studi, analisi e modellazione di sistemi e componenti energetici, e svolge attività di supporto alla redazione di bilanci e scenari energetici e attività di pianificazione energetica, con particolare riferimento all’analisi delle filiere legno-energia. I ricercatori dell’Unità partecipano a tavoli tecnici di settore e gruppi di lavoro, per il supporto nella gestione delle politiche energetiche e nella stesura di normative tecniche.

Dossier Unità Tecnica Tecnologie Saluggia: Infrastrutture sperimentali (2014)
ENEA Books 228

ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 2,14 MB | 12 pagine

L’ingegno e la tecnica al servizio del patrimonio culturale (2014)

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L’ingegno e la tecnica al servizio del patrimonio culturale: Le attività ENEA (2014) | A cura di Marco D'Andrea, Paola Giaquinto | ENEA Books 230 | ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 3,6 MB | 81 pagine
Collana si speciali monografici su tematiche tecnico-scientifiche di attualità o strategiche ad opera di ENEA.
Le esperienze di ricerca dell’ENEA, sviluppate negli ultimi decenni nel campo dello Studio e della Conservazione del patrimonio Culturale, rappresentano un esempio di successo nel quadro nazionale e internazionale sia per i molteplici risultati tecnico-scientifici ottenuti che per le applicazioni concrete attuate.

L’ENEA promuove nell’ambito delle ricerche relative alla Conservazione Integrata e Sostenibile del Patrimonio Culturale un approccio sistemico che fa parte del suo bagaglio storico ed è inerente alla filiera produttiva, strutturata nella sequenza di Conoscenza – Tutela – Conservazione - Valorizzazione del Patrimonio sia Culturale che Paesaggistico.

Si tratta di un settore trasversale in cui l’ENEA dimostra la capacità di integrare specifici profili professionali e tecnologie di avanguardia per conferire, con interdisciplinarietà, soluzioni ai problemi e alle politiche del settore.

In questo dossier sono presentate alcune tecnologie ENEA e alcuni risultati della ricerca applicata, inseriti in tematiche più ampie quali Il Patrimonio Culturale, Ambientale e la Ricerca Applicata; la Tutela, Conservazione e il Restauro; la Comunicazione, Divulgazione e Fruizione.

L’ingegno e la tecnica al servizio del patrimonio culturale: Le attività ENEA (2014)
A cura di Marco D'Andrea, Paola Giaquinto
ENEA Books 230

ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 3,6 MB | 81 pagine

sabato 28 gennaio 2017

Perchè Hyper-V? (2012)

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Perchè Hyper-V?: Vantaggi competitivi di Windows Server 2012 Hyper-V verso VMware vSphere 5.1; I° Edizione (2012) | ICT4 White Papers | ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 0,38 MB | 26 pagine
Collana di white-papers e piccole guide che aiutano a tenere il passo con tutte le nuove tecnologie riguardanti il legame tra business e tecnologia.
Virtualizzando i carichi di lavoro, le aziende riescono a controllare e ridurre i costi migliorando nel contempo la scalabilità, la flessibilità e le performance dei sistemi informativi. Questo white paper si focalizza sulla comparazione tra due dei più diffusi tool di virtualizzazione: Windows Server 2012 Hyper-V e VmWare vSphere Hypervisor, analizzando le differenze funzionali rispetto a 4 grandi aree.

La virtualizzazione dei server si è evoluta negli ultimi anni da tecnologia nascente a vera e propria caratteristica distintiva del panorama IT.

Virtualizzando i carichi di lavoro, le aziende riescono a controllare e ridurre i costi migliorando nel contempo la scalabilità, la flessibilità e le performance dei sistemi informativi. E - last but not least - la virtualizzazione è il primo passo per spiccare il salto verso il Cloud computing.

Questo white paper in italiano, realizzato da Microsoft, fa un'analisi comparativa delle funzionalità di due fra i più più noti strumenti di virtualizzazione: Windows Server 2012 Hyper-V e VmWare vSphere 5.1 (sia nella versione di hypervisor gratuito che Enterprise Plus).
Il confronto è stato fatto analizzando le caratteristiche funzionali rispetto a 4 principali aree:
- Scalabilità, performance e densità
 - Multitenancy
- Flessibilità dell'infrastruttura
- Alta disponibilità ed elasticità

Perchè Hyper-V?: Vantaggi competitivi di Windows Server 2012 Hyper-V verso VMware vSphere 5.1; I° Edizione (2012)
ICT4 White Papers

ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 0,38 MB | 26 pagine

lunedì 26 dicembre 2016

Gestione delle capacità di alimentazione e raffreddamento dei data center (2010)

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Neil Rasmussen - Gestione delle capacità di alimentazione e raffreddamento dei data center (2010) | ICT4 White Papers | ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 1,75 MB | 17 pagine
Collana di white-papers e piccole guide che aiutano a tenere il passo con tutte le nuove tecnologie riguardanti il legame tra business e tecnologia.
Per ridurre al minimo le problematiche di surriscaldamento, sovraccarichi e perdita di ridondanza è importante misurare e prevedere le capacità di alimentazione e raffreddamento a livello di armadio rack. Questo white paper in italiano di 17 pagine descrive i principi fondamentali per approcciare nel modo migliore queste tematiche.

L'installazione e la proliferazione non gestita di server e apparecchiature IT nei moderni data center può portare a problemi inaspettati di alimentazione e raffreddamento.

Per ridurre al minimo le problematiche di surriscaldamento, sovraccarichi e perdita di ridondanza è importante misurare e prevedere le capacità di alimentazione e raffreddamento a livello di armadio rack.

Questo white paper descrive i principi fondamentali per gestire in modo efficiente le tematiche di raffreddamente e alimentazione.

Di seguito i contenuti illustrati nel white paper:

- Informazioni di background riguardanti il raffreddamento di un rack
- Richiesta e capacità a livello di sistema
- Gestione delle capacità
- Monitoraggio della potenza e del raffreddamento.

Neil Rasmussen - Gestione delle capacità di alimentazione e raffreddamento dei data center (2010)
ICT4 White Papers

ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 1,75 MB | 17 pagine

Il ruolo dell'APM nello sviluppo di una strategia applicativa (2012)

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Il ruolo dell'APM nello sviluppo di una strategia applicativa (2012) | ICT4 White Papers | ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 0,13 MB | 10 pagine
Collana di white-papers e piccole guide che aiutano a tenere il passo con tutte le nuove tecnologie riguardanti il legame tra business e tecnologia.
Per ottimizzare il parco di applicazioni esistenti in azienda bisogna seguire un percorso preciso. Questa eGuide di ICT4Executive indica alcuni principi base da osservare e gli errori da evitare nella messa a punto di una strategia efficace.

Riuscire a ottimizzare il parco di applicazioni esistenti in azienda richiede la necessità di seguire un percorso preciso e definito.

 Questa e-Guide di ICT4Executive indica alcuni principi base da osservare e anche gli errori da evitare nella messa a punto di una strategia efficace di APM (Application Performance Management), in grado di migliorare la flessibilità dell'infrastruttura applicativa e di contenerne i costi di gestione.

 Questi i temi trattati all'interno della eGuide in formato PDF:

- Gestire le applicazioni in azienda: dalla pianificazione alla strategia
- Fenomenologia dell'APM: definizione e mercato
- Le linee guida per lo sviluppo di una strategia applicativa
- Monitoraggio delle applicazioni mobile.

Il ruolo dell'APM nello sviluppo di una strategia applicativa (2012)
ICT4 White Papers

ISBN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 0,13 MB | 10 pagine
 

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